VIAGGI NELL’ANTICA ROMA
5 Aprile 2016PORTA DI ROMA
11 Aprile 2016MOVEAT Le vie del cibo: dalla Roma antica all’Europa moderna
Ideata e curata da Andrea Schiavo | H501 srl, questa originale mostra interattiva illustra gli oggetti della quotidianità legati all’alimentazione, le rotte percorse dai cibi nell’antica Roma e i mezzi utilizzati per trasportarli.
Promossa dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e allestita dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma, la mostra è stata inaugurata a giugno 2015 nel padiglione 112 di Ferrovie dello Stato Italiane presso l’EXPO Milano 2016 con un numero di visitatori che ha superato le 20 mila presenze. Dopo questo grande successo di pubblico, la mostra è stata riproposta a Roma in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia e prosegue fino a giugno 2016 negli ambienti rinnovati della Stazione Tiburtina grazie alla partnership tra H501, Grandi Stazioni, Ferrovie dello Stato e Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma.
L’esposizione consta di un’inedita commistione di costume e storia dei cibi ma anche storia dell’evoluzione dei mezzi di trasporto usati per veicolare questi cibi da un capo all’altro dell’esteso Impero Romano. La mostra si sviluppa come un percorso esperienziale, interattivo che, attraverso mappe, filmati e ricostruzioni tridimensionali, risponde alla curiosità su cosa mangiavano i nostri antenati e attraverso quali vie quei cibi arrivavano sulle loro tavole, ma soprattutto unisce due aree semantiche di grande interesse: quella della cultura enogastronomica ai tempi dell’antica Roma e quella del movimento, dello spostamento di uomini e merci, fattore indispensabile per lo sviluppo culturale, sociale ed economico di popoli e nazioni.
Molti gli strumenti usati per attrarre l’attenzione del pubblico adulto ma anche dei più piccoli: una mappa dell’Impero Romano con i luoghi di produzione dei principali alimenti dell’area Mediterranea e le rotte marittime e terrestri attraverso le quali tali cibi giungevano a Roma; un monitor dedicato alla riproduzione dei fogli della Tabula Peutingeriana, copia di una carta itineraria del mondo antico redatta alla fine del III o IV secolo d.C., che rappresenta il mondo come lo conoscevano i Romani; un puzzle interattivo che permette al visitatore di scegliere gli oggetti visualizzandone le relative schede per una personale visione a trecentosessanta gradi degli stessi.
In mostra anche – per la prima volta dal suo recente rinvenimento in una tomba nel settore Nord Est del suburbio di Roma – un’anforetta attica a figure nere (500 a.C. circa), che testimonia sia i contatti con l’opposta sponda del Mediterraneo, sia la tradizione di tesaurizzare oggetti di valore, lasciandoli in eredità.
Il visitatore viene, infine, introdotto nell’atmosfera di un’antica taverna: un settore della sala espositiva presenta infatti la ricostruzione del bancone di vendita di una caupona allestito con riproduzioni di oggetti da mensa – lucerne, olle, piatti, bicchieri – un’anfora vinaria da trasporto, un urceus per il garum (contenitore per condimento a base di pesce) e una macina per le olive.
Insomma, una testimonianza che la passione per la cucina, per il cibo e la necessità di farlo “viaggiare” da un capo all’altro dell’impero romano hanno contribuito alla grandezza di una civiltà di cui dovremmo essere orgogliosi eredi e custodi di tradizione, sapienza e ricchezza.